Ciclo di conferenze organizzate dall’Ambasciata Egiziana in Italia per la presentazione del grande Progetto GEM ( Great Egyptian Museum).
Come vi avevo anticipato brevemente , ho avuto l’onore di essere invitato a un ciclo di conferenze che l’Ambasciata d’Egitto di Roma ha organizzato per presentare a studiosi italiani di egittologia il grande progetto del nuovo Museo Egizio a Giza ( Cairo).
L’invito, peraltro veramente inaspettato, mi è stato inviato dalla dott.ssa Hajar Seifelnasr, Addetta Culturale dell’Ambasciata.
L’intero ciclo prevedeva una prima conferenza, nella quale il Prof. Tarek Sayed Tawfik, Professore di Egittologia della Facoltà di Archeologia del Cairo e Direttore Generale del Progetto GEM, ha presentato le caratteristiche logistiche, costruttive e di scopo della nuova sede del Museo del Cairo.
Le conferenze successive saranno:
- 27 aprile 2021 con argomento “ Il Grande Museo Egizio del Cairo, la nuova Residenza del Faraone Tutankhamon”, relatore sempre il Prof Tawfik;
- 11 Maggio 2021 con argomento “ Il Centro di Conservazione al GEM, la nascita di una nuova scuola Egiziana per la Conservazione ( dei reperti, naturalmente)”, relatore Il Prof Abubakr Moussa, Professore titolare di Conservazione dell’Eredità Culturale alla Facoltà di Archeologia dell’Università del Cairo;
- 18 maggio 2021 con argomento “ La Mummificazione nell’Antico Egitto, Scienza e Magia” con relatore lo stesso Prof Moussa;
- 10 Giugno 2021 con argomento “ Gatti, topi e altre creature. Rffigurazioni satiriche nell’Egitto dal Nuovo Regno all’Età Bizantina” relatrice la Prof.ssa Paola Buzi, titolare della cattedra di Egittologia e Cultura Copta all’Università La Sapienza di Roma.
La prima conferenza
La prima conferenza , cui partecipavano 35 invitati tra i quali molti Egittologi di Vaglio, compreso il Prof Giacomo Cavillier, sui cui libri ho avuto modo di studiare, ha illustrato lo stato dell’opera del Nuovo Museo.
Si tratta di una costruzione che sorge in una piana in leggera pendenza quattro chilometri a nord del complesso piarmidale di Giza. L’edificio è stato progettato da un team di ingegneri e architetti, anche italiani, e ha forma triangolare con vertice proteso a nord. L’architettura è razionale e avveniristica e nei suoi motivi estetici riprende come motivo la forma triangolare espressa in moltissime varianti e abbinamenti.
La visione aerea dal drone, con le tre Piramidi sullo sfondo, è straordinariamente suggestiva e l’immensa area coperta riuscirà, a opera ultimata, a inserirsi nel paesaggio desertico del sito senza creare contrasti fastidiosi.
Il museo
L’area coperta destinata all’esposizione dei reperti è di circa 50.00,00 MQ mentre quella scoperta o parzialmente scoperta è di circa 42.000,00 MQ. Il Grande Museo conterrà un anfiteatro di grande capienza destinato a ogni sorta di incontro collettivo, conferenza o spettacolo.
L’aereoporto del Cairo dista circa 40 KM dal Museo e verrà predisposta una navetta rapida che consentirà di arrivare direttamente al GEM in poco tempo; l’ambizione, infatti, dei progettisti, è quella di organizzare la possibilità che i visitatori che lo desiderano possano impiegare un solo week end per arrivare, visitare il Museo e ritornare nel proprio Paese.
Il lato Est del complesso ospiterà una serie di servizi e di attività previste per il comfort dei visitatori e per gli stores legati all’argomento museale.
Sono già avanzati i lavori di trasferimento di statue colossali ( in particolare di Ramesse II) mentre a breve incomincerà lo spostamento dei reperti più fragili e delicati.
La speranza del Prof. Tawfich è che il GEM sia operativo già dalla fine del 2021.
Non posso che fargli i miei migliori auguri e sperare di poter presto visitare questa meraviglia.
Se volete , potete anche visitare il sito del museo cliccando au questo link https://grandegyptianmuseum.org/