Egitto, i primi passi Prima parte

Prima parte

Ritornando ad Erodoto, egli fu senz’altro il primo storico che affrontò lo studio sistematico dell’Antico Egitto e ne esaminò le caratteristiche etniche, sociali, culturali e religiose sin dai primordi, ma un paio di secoli dopo di lui, all’inizio del periodo Tolemaico, nel terzo secolo AC, fu un altro importante studioso che approfondì una ricerca più metodica, tesa a dare una cronologia attendibile agli oltre duemilacinquecento anni che già stavano alle spalle di quella Civiltà.


Il suo nome era Manetone e ancora si dibatte se si trattasse di un greco egizianizzato o di un nativo autoctono che scriveva in greco per essere letto dalla nuova classe dirigente macedone.

Kemet, infatti, che aveva capitolato alla conquista di Alessandro il Grande, era ormai dominato dalla Dinastia Tolemaica appunto originata dal successore del grande condottiero, Tolomeo I Sotere.

Tolomeo I Sotere


Manetone divise la storia d’Egitto in trenta Dinastie ( sequenza di regnanti discendenti in modo diretto o indiretto del fondatore) pescando fra antichi testi, leggende e memorie conservate negli archivi degli antichi templi.

Lista dei Re Pietra di Palermo
Lista dei Re Pietra di Palermo

I Sovrani da lui elencati sono a volte molto attendibili per nome, cronologia e durata del regno mentre altri sono di difficile individuazione ( distorsione della memoria del nome o mancanza di altri riscontri ). Anche la durata dei regni appare talvolta spropositata, soprattutto quando elenca le Dinastie che regnarono durante periodi di disordine o di frammentazione dello stato unitario, con molti Sovrani che governavano soltanto alcune provincie contemporaneamente ad altri su diversi territori.

In ogni caso la divisione manetoniana in Dinastie è ancor oggi lo strumento metodologico di base che gli studiosi utilizzano, ovviamente aggiornandolo continuamente man mano che nuove scoperte o nuove, più attendibili, interpretazioni vengono alla luce.

In questa parte parleremo del primo gruppo di Dinastie, dalla Prima alla Sesta ( circa 3150/2200 AC). Le prime due, chiamate “ Thinite” dalla città di This ( in prossimità di Abidos che diventerà a breve città sacra ad Osiride) dove si ha prova che risiedessero quei Re, e le successive quattro che dal 2700 AC costituirono un mezzo millennio di storia omogenea chiamata per convenzione “ Antico Regno”.

Durante le due prime Dinastie, la cui ricostruzione da parte di storici e archeologi si basa su scarsi ritrovamenti e ancor più scarse notizie, si viene man mano formando quella realtà politico sociale che, comunque, siamo in grado di studiare e in parte documentare.Facciamo un breve escursus su quanto si conosce di questo periodo arcaico ( convenzionalmente chiamato “ Protodinastico”).

Politicamente lo Stato unitario, ossia le “ Due Terre”, si è già formato attraverso la conquista del Basso Egitto da parte di un Re dell’Alto Egitto ( di Eracleopoli?) chiamato Menes ( o Narmer o, anche e forse, Re Scorpione), ma, per ancora molti decenni dall’unificazione si verificheranno rivolte e spinte centrifughe che renderanno necessari interventi militari da parte dei primi Faraoni.

Il Re Scorpione
Il Re Scorpione

Dal punto di vista religioso inizia l’aggregazione sistematica di molti culti locali con l’intento di includere in un Pantheon universale Cosmogonie e Divinità anche molto differenti fra loro.
Per almeno tutta la Prima Dinastia ( 3150/2950 AC) sopravvivono usanze e costumi tribali ed arcaici. Anche se non si ha notizia di veri sacrifici umani per ingraziarsi gli Dei permane per diversi decenni l’uso di fare accompagnare nella tomba il Sovrano defunto dalle mogli, dal seguito dei notabili più stretti e da buona parte dei servitori ( le necropoli dell’epoca presentano inequivocabili tracce di sepolture multiple rituali).

Di molti Re sono state trovate le tombe, sia nelle necropoli prossime alla capitale This sia nei cenotafi dei cimiteri vicino a Menfi, la più grande città del Basso Egitto, che, non contenendo le spoglie, avevano evidentemente scopo rituale e sottolineavano la pulsione unitaria di quei regnanti.

La lingua scritta, in origine solamente geroglifica, è ancora piuttosto arcaica e primitiva, ma si evolve con continuità e in un tempo ragionevolmente breve, al punto di giungere, prima ancora che inizino le Dinastie Storiche, a una linearità grammaticale ed espressiva matura e completa.

Geroglifici arcaici

L’architettura civile e religiosa non ci è veramente nota poiché non ne abbiamo praticamente traccia essendo stata realizzata con materiali facilmente deperibili, e le tombe sono ancora costituite da ambienti scavati nel terreno ( o nella roccia) e coperti con tronchi e graticci su cui veniva poi sovrapposta una copertura in terra, sassi o mattoni. Molte di queste strutture erano grandi ed articolate ed erano contornate dalle tombe dei notabili di corte e delle dame reali.

Tomba Faraone Djer I Dinastia
Tomba Faraone Djer I Dinastia


L’arte pittorica ( decorazione tombale) non ci è praticamente pervenuta ma gli esempi di statue e di manufatti in pietra manifestano una raffinatezza esecutiva e una eleganza sorprendente per questa fase di passaggio dal neolitico al bronzo. Molti sono gli esempi di tavolette rituali per cosmetici di splendida fattura, di teste di mazza finemente decorate, di armi e di sculture.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.