vendemmia e pigiatura

Il lavoro e il salario nell’Antico Egitto

La tradizione funeraria egizia, nella sua convinzione che la vita dell’aldilà perpetuasse per l’eternità incombenze, affetti e svaghi del defunto, così come li aveva vissuti nell’esistenza terrena, ci ha fortunatamente fornito una enorme mole di informazioni riguardo al lavoro e alla vita quotidiana di ogni strato sociale.

vendemmia e pigiatura
vendemmia e pigiatura

Poiché si credeva che immagini e statue potevano magicamente prendere vita alla sola evocazione da parte dello spirito vitale del morto, ne derivò che la sepoltura fosse circondata delle raffigurazioni di tutto quanto aveva accompagnato il titolare della tomba durante la sua vita.

Le rappresentazioni, quindi, illustravano le sue attività, da quelle ufficiali a quelle familiari, dal lavoro al tempo libero. Nel sacello entrava tutto quanto gli era appartenuto, in forma di dipinto o bassorilievo, perché la sua vita ultraterrena fosse accompagnata dal suo potere, dai suoi beni e da tutte le persone che lo avevano attorniato: familiari, collaboratori servi e prestatori d’opera.

In questi splendidi quadretti del suo mondo vissuto non manca nulla.

Si vedono i suoi contadini al lavoro nei campi e intenti all’allevamento del bestiame, i domestici in tutte le faccende di casa come i macellai. i lavandai, i panettieri, i cuochi, i macinatori del grano, i tessitori, i contabili e via così per descrivere ogni incarico o professione.

caccia in palude
caccia in palude

Spesso, per rendere ancora più plastica e quindi magicamente più efficace la figurazione, si depositavano insieme al corredo funerario modellini di tutte queste attività, deliziose maquettes di granai, birrerie, officine di vasai e molto altro con decine di personaggi rappresentati nello svolgimento delle loro occupazioni.

Le tombe più ricche

Le tombe più ricche, e quindi con maggiori dimensioni e informazioni, non trascuravano l’aspetto ricreativo e ludico della vita del privilegiato che dimorava per l’eternità in quel sepolcro.

Quindi abbondano i modellini delle sue barche ( alcuni veri capolavori), gli oggetti usati nella caccia e nella pesca sportiva e la descrizione pittorica di questi momenti di ricreazione; vediamo il defunto, sovente accompagnato dalla moglie in atteggiamento leggiadro e affettuoso, avventurarsi nelle macchie di papiro ai bordi del Nilo affollate di ogni sorta di uccelli, piccoli animali, farfalle in un tripudio di fiori e giunchi dipinti in colori vividi e realistici.

Avremo modo in un altra pagina di esaminare e descrivere gli esempi più splendidi fra tutti quelli pervenutici, ma, per ora accontentiamoci di ricavare solo l’aspetto pratico del lavoro per come veniva svolto a Kemet.

Il quadro bucolico e idilliaco di queste raffigurazioni nasconde l’aspetto gramo e faticoso della vita dei contadini ( peraltro descritta con sarcasmo in un antichissimo testo che si studiava nelle scuole, la “ Satira dei Mestieri”), ma ci dà comunque un quadro quieto e armonioso delle attività lavorative.

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